Anti aging: ringiovanimento del viso
L’invecchiamento cutaneo è un processo fisiologico determinato da diversi elementi, a iniziare dalla genetica, dall’ambiente e dal proprio stile di vita. Per esempio, l’eccessiva esposizione al sole, l’abitudine all’alcol o al fumo sono fattori catalizzatori, che favoriscono l’invecchiamento della pelle.
I segni tipici dell’invecchiamento cutaneo sono: rughe, lassità, alterazione della texture con pori dilatati e pelle ispessita, macchie e alterazioni vascolari. Tutti i sintomi si presentano in progressione, in base a età e stile di vita.
Grazie alla combinazione di diverse tecniche e procedure, oggi siamo in grado di ottenere risultati eccellenti nel ringiovanimento globale del volto.
Inoltre, l’alta tecnologia può sostituire la chirurgia plastica, soprattutto se i pazienti preferiscono intervenire con un approccio più leggero e meno invasivo.
Generalmente, anche grazie a fattori ormonali favorevoli, fino ai 30 anni la pelle si mantiene compatta ed elastica. La presenza di eventuali rughe è da imputarsi all’espressività del volto.
Il sole può aver causato qualche macchia, o anche solo una disomogeneità della pigmentazione, che può essere contenuta da una buona fotoprotezione e dall’uso di cosmetici adeguati. Possono risultare utili trattamenti periodici – come peeling chimici, maschere o elettroporazione – per aiutare la pelle a rinnovarsi in modo adeguato.
Dai 30 ai 40 anni iniziano a manifestarsi i primi segni di invecchiamento. Molto dipende da genetica e stile di vita: se entrambi non sono favorevoli, compaiono rughe e moderata lassità (specie su collo e linea mandibolare), macchie, capillari e una texture spessa e porosa che può appesantire il volto.
Una cosmetica personalizzata è fondamentale, ma possono essere effettuati anche trattamenti correttivi per migliorare la texture tramite: peeling, maschere, elettroporazione, radiofrequenza e terapia a LED.
Capillari evidenti e macchie cutanee possono essere trattati con laser, mentre per le rughe è possibile prendere in considerazione l’uso di filler riempitivi e rassodanti, biostimolazioni e tossina botulinica – sempre nel rispetto di volumi e armonia del volto.
Questa fascia d’età è simile alla precedente, tranne nella progressione degli inestetismi che diventano più evidenti con l’avanzare dell’età.
A livello clinico, soprattutto nelle zone foto-esposte, possono comparire cheratosi attiniche, melanoma e tumori cutanei. Il controllo con epiluminescenza favorisce la diagnosi precoce di queste patologie.
A livello estetico, la cosmesi rimane elemento importante per ripristinare texture e consistenza dermica. Ma anche l’alta tecnologia è di grande aiuto: per esempio il laser vascolare Nd-YAG per i capillari evidenti o il laser Q-Switched per le macchie scure.
Per il foto-ringiovanimento si prediligono invece trattamenti combinati come le luci pulsate, il laser Nd-YAG e la terapia biofotonica con metodo Kleresca. Molto utile anche il laser frazionato Co2, contro le rughe superficiali e d’espressione (skin resurfacing).
Dai 50 ai 60 anni, le principali problematiche che interessano la pelle sono il foto-danneggiamento, l’aumento delle rughe e le alterazioni della tonicità.
Inoltre, il rischio di sviluppare inestetismi cutanei è accompagnato da problematiche che riguardano la salute della pelle: è quindi consigliabile sottoporsi a un controllo approfondito delle lesioni del volto con dermatoscopia, prima di effettuare qualsiasi trattamento.
La combinazione di diverse tecniche permette di agire in modo efficace su macchie, rughe e tonicità del volto, trattando la pelle nella sua completezza per alleviare i segni del tempo. I trattamenti contro l’invecchiamento cutaneo più utilizzati per questa fascia d’età sono:
- cosmesi domiciliare
- biostimolazione combinata con elettroporazione
- terapia a LED
- luce pulsata
- radiofrequenza
- peeling chimici
- laser vascolare Nd-YAG
- laser frazionato Co2
- laser Q-Switched
In questa fascia d’età i problemi più evidenti sono quelli legati al tono, come il rilassamento e il cedimento di alcune aeree del volto. Inoltre, potrebbero essere presenti macchie e capillari che contribuiscono a invecchiare ulteriormente l’aspetto della pelle.
È opportuno mettere in atto strategie di intervento combinate. Dopo i 60 anni occorrono trattamenti per stimolare la produzione di nuovo collagene e la contrazione delle fibre esistenti. A questi vanno abbinate procedure più energiche (come peeling ed elettroporazione), per ottenere un effetto schiarente e preparare la pelle all’utilizzo dei laser.
Infine, i filler a base di calcioidrossiapatite e acido ialuronico possono contribuire a creare un reticolo di sostegno dermico, con risultati visibili e immediati.