Terapie e trattamenti
L’assistenza specialistica al centro avanzato di dermatologia rigenerativa, plastica ed estetica del Poliambulatorio Apollodoro è caratterizzata sia da attività diagnostiche (di laboratorio e strumentali) che da attività cliniche, che prevedono visite, controlli e trattamenti da effettuare direttamente in ambulatorio.
La presa in carico è caratterizzata da un approccio multidisciplinare e percorsi diagnostico-terapeutici rigorosi e personalizzati, per assicurare ai pazienti la migliore offerta di salute.
La sicurezza e l’efficacia dei trattamenti sono garantite da una preparazione professionale di alto livello, sempre aggiornata grazie alla partecipazione del nostro staff a corsi di formazione accreditati.
La visita dermatologica serve a verificare lo stato di salute della pelle e degli annessi cutanei – cioè unghie, peli e capelli. Il controllo permette di diagnosticare e trattare le malattie cutanee, o monitorare l’eventuale evoluzione di una patologia già diagnosticata.
La diagnosi delle patologie cutanee si basa nella maggior parte dei casi su aspetti visivi. Quando non è possibile fare una diagnosi differenziale certa tra lesioni all’apparenza simili, si ricorre a dermatoscopia e/o, se necessario, a biopsia cutanea.
La visita dermatologica è fondamentale per il monitoraggio dei nevi e la prevenzione o la cura di eventuali lesioni cutanee, come il melanoma. Il controllo dei nevi è raccomandato ogni 2 anni, in caso di pazienti sani che non hanno avuto patologie in passato e che non hanno nevi a rischio. Per chi invece ha già familiarità per tumori (della pelle, ma non solo), è consigliabile ripetere il controllo ogni anno, o secondo le indicazioni dello specialista.
La dermatoscopia a epiluminescenza è una tecnica non invasiva utilizzata in particolare nella valutazione e differenziazione di lesioni sospette, melanomi, carcinomi e basaliomi. L’esame consente di valutare anche lesioni con poco o nessun pigmento, come le malattie infiammatorie della pelle, infezioni cutanee e patologie di capello, scalpo e unghia.
Il controllo dura pochi minuti. L’analisi viene effettuata con il dermatoscopio ottico, strumento che permette di analizzare la morfologia della lesione e individuare le strutture interne che la costituiscono.
La dermatoscopia può essere utile anche per il follow-up e la valutazione dell’evoluzione delle lesioni non maligne: le immagini possono infatti essere fotografate e salvate per essere confrontate successivamente. Grazie alla dermatoscopia è così possibile limitare le biopsie cutanee non necessarie.
Si ricorre ad asportazione di lesioni benigne o maligne quando non è possibile trattare queste lesioni con metodi alternativi. In alcuni casi l’asportazione può avere uno scopo prettamente diagnostico, per definire la natura di lesioni non clinicamente diagnosticabili.
L’asportazione di lesioni cutanee si esegue in regime ambulatoriale, in anestesia locale.
La biopsia cutanea è un esame diagnostico che consiste nel prelievo di un piccolo campione di pelle interessata da una lesione, di cui si vuole accertare la natura tramite esame istologico. È il metodo più rapido ed efficace per ottenere una diagnosi sicura.
La biopsia cutanea dura pochi minuti. Prima di eseguire il prelievo di tessuto, si pratica un’anestesia locale.
La terapia fotodinamica consiste nell’utilizzo di una sostanza fotosensibilizzante attivata da una lampada, che emette una luce rossa a una specifica lunghezza d’onda. Spesso usata per trattare alcuni tipi di neoplasie, è chiamata anche fotochemioterapia.
La combinazione tra la sostanza applicata sulla pelle e la luce provoca la morte delle cellule che hanno accumulato maggiormente il farmaco sensibilizzante. Tale processo avviene in cellule a rapida crescita – come appunto in alcuni tumori cutanei epiteliali, basaliomi – ma anche in caso di cheratosi attinica, verruche, acne o rosacea.
La terapia fotodinamica di solito non prevede l’utilizzo di anestesia, salvo in alcuni casi (come i tumori). Viene eseguita in più passaggi: il medico somministra un agente fotosensibilizzante per via endovenosa; dopo 1-3 giorni, lo specialista esporrà l’area interessata alla luce con una lunghezza d’onda appropriata. La durata del trattamento va da pochi minuti a un’ora.
La radiofrequenza è uno dei trattamenti più utilizzati per il rassodamento della pelle di collo, decolleté, braccia, interno coscia, glutei, addome e mani. Sfruttando le onde elettromagnetiche ad alta frequenza, questa tecnologia restituisce tonicità ai tessuti e riduce lassità cutanea, adiposità localizzata e cellulite.
La radiofrequenza è quindi molto utile nel trattamento di:
- rughe
- cellulite
- ptosi cutanea (lassità cutanea)
- tessuto adiposo localizzato.
Il calore generato dalle onde radio permette di aumentare la circolazione sanguigna e stimolare la produzione di nuovo collagene ed elastina, che vanno a sostituire il tessuto vecchio e danneggiato.
Il calore che raggiunge il tessuto adiposo riduce la stasi microcircolatoria e l’accumulo di liquidi e delle cellule di grasso, favorendo così un effetto lipolitico. La pelle apparirà più tonica, soda, giovane.
La radiofrequenza ha una durata variabile in base all’area da trattare (20-40 minuti), e la procedura è indolore: il paziente percepisce solo una sensazione di calore in corrispondenza delle aree trattate.
Per risultati apprezzabili, è necessario sottoporsi a più trattamenti, tra le 6 e le 10 sedute. L’effetto non è definitivo, per cui è consigliabile eseguire sedute di mantenimento per evitare che i tessuti tornino alle condizioni precedenti. Il mantenimento dei risultati dipende anche dallo stile di vita del paziente: fumo, alcol, dieta sbilanciata e sedentarietà possono compromettere la bellezza della pelle e favorire la comparsa di cellulite.
Il trattamento a luce pulsata viene eseguito con una speciale lampada che emette raggi luminosi e li converte in energia termica. La luce pulsata è indicata per diverse problematiche cutanee, sia estetiche che cliniche:
- couperose e rosacea
- lesioni vascolari
- lesioni pigmentarie
- teleangectasie (capillari)
- rughe
- peli superflui.
La luce pulsata è molto efficace contro rughe fini e superficiali, lentigo e discromie: la sua azione termica profonda induce una stimolazione del tessuto connettivo, favorendo la produzione di nuovo collagene. Questo processo migliora tono, texture e luminosità della pelle.
Il trattamento del viso con luce pulsata può essere utile anche per ridare vigore alla pelle spenta da fumo, alcol o sbalzi ormonali.
Nel trattamento vascolare superficiale (teleangectasie, couperose e rosacea), invece, gli impulsi emessi dalla luce pulsata agiscono per effetto termico sui capillari dilatati, innalzandone la temperatura e quindi coagulandoli.
La seduta di luce pulsata dura circa 30 minuti, il numero di sedute necessarie varia in base alle zone da trattare.
Il trattamento biofotonico utilizza una luce multi-LED, in combinazione con un gel fotoconvertitore. Le particelle presenti nel gel, a contatto con le onde luminose, generano energia dinamica che aiuta a stimolare la produzione di nuovo collagene.
Questo meccanismo favorisce la riparazione delle cicatrici e riduce la componente infiammatoria di alcune patologie dermatologiche. Per questo, la terapia biofotonica con metodo Kleresca è utilizzata in particolare per il trattamento di:
- acne
- rosacea
- invecchiamento della pelle.
Con la terapia biofotonica la pelle risulterà più luminosa e idratata. I risultati clinici in genere sono di lunga durata. Il trattamento migliora l’incarnato grazie alla riduzione della dimensione dei pori, l’eliminazione delle rughe sottili e l’attenuazione dei segni di eventuali cicatrici.
Una seduta è completamente indolore e dura 9 minuti. La terapia biofotonica prevede più sedute, in base alla complessità clinica e all’estensione dell’area da trattare.
La veicolazione transdermica, o elettroporazione, è una tecnica efficace e non invasiva utilizzata da decenni (le prime applicazioni sono state in campo ortopedico, per somministrare antidolorifici e per la riabilitazione). Attraverso leggeri impulsi elettrici, consente di attivare temporaneamente gli “elettropori” sulla superficie cutanea, permettendo ai principi attivi di penetrare nel derma.
L’elettroporazione è un trattamento fondamentale per:
- rughe sottili
- anti aging
- ridensificazione e rassodamento volto e collo
- acne
- rosacea
- macchie cutanee
- seborrea
- cellulite
- adipe e tonificazione del corpo
- preparazione a interventi di chirurgia plastica, come blefaroplastica o lifting.
Oltre ai trattamenti anti aging, l’elettroporazione è utilizzata in campo tricologico per irrobustire il bulbo nel defluvium (perdita di capelli progressiva e irreversibile).
L’elettroporazione dura circa 40 minuti. È una terapia del tutto indolore e non richiede anestesia locale. Il trattamento si svolge in diverse sedute: solitamente la frequenza è settimanale nella prima fase, poi ogni 15 o 20 giorni.
Le luci LED che lavorano nello spettro del blu, del rosso e del giallo sono utilizzate nella cura di numerose patologie e inestetismi cutanei:
- acne
- rosacea
- ulcere cutanee
- perdita di capelli
- prevenzione delle radiodermiti
- eczemi
- vitiligine
- rughe.
L’utilizzo combinato delle varie lunghezze d’onda consente di ottenere risultati significativi nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo.
L’azione dei LED infatti non è solo anti infiammatoria, ma favorisce anche la riparazione e l’attivazione del metabolismo cellulare. L’energia luminosa migliora la circolazione sanguigna, linfatica e aiuta la produzione di collagene ed elastina – da cui dipendono elasticità, turgore e “tenuta” della cute.
La durata di un trattamento è di circa 10-15 minuti. La stimolazione avviene in più sedute: in genere 3 sono sufficienti per ottenere un incremento dell’attività metabolica, produzione di collagene, elastina e acido ialuronico endogeno.
I filler viso sono sostanze riempitive iniettate nel derma o nel tessuto sottocutaneo, per ridare volume alle zone interessate. È una pratica molto utilizzata per combattere i segni dell’invecchiamento, così come cicatrici dovute all’acne o a piccoli interventi chirurgici. I filler permettono di ottenere risultati significativi, senza essere invasivi e senza ricorrere alla chirurgia plastica (sono “soft lifting”).
I filler migliori sono quelli riassorbibili: il loro effetto non è permanente, ma è molto più naturale di quello ottenuto con prodotti sintetici. I filler riassorbibili più usati sono quelli all’acido ialuronico (contro le rughe e per idratare la pelle in profondità) e al collagene, per aumentare il volume delle labbra e trattare cicatrici acneiche o chirurgiche.
Di solito il filler non richiede l’uso di anestetici. Se l’iniezione dovesse risultare fastidiosa, si può ricorrere a particolari creme anestetiche, soprattutto per le labbra, più sensibili e soggette a leggere parestesie (formicolii). I filler sono iniettati con siringhe dotate di aghi molto sottili, per ridurre il più possibile eventuali fastidi e rilasciare la giusta quantità di prodotto.
L’effetto del filler viso dura circa un mese, ma solo se si tratta di acido ialuronico nella sua versione naturale. Per prolungare l’azione, esistono filler con sostanze agglutinanti che servono a tenere unite le catene di acido ialuronico: in questo caso l’effetto del trattamento può durare fino a 6-8 mesi. L’aggiunta di altre sostanze ai filler ne allunga l’efficacia, ma aumenta anche le possibilità di reazioni avverse: per questo, consigliamo ai pazienti di preferire sempre prodotti riassorbibili.
La tossina botulinica di tipo A, conosciuta con il nome di “botox”, è una proteina prodotta dal batterio responsabile del botulismo. La stessa molecola che provoca questa intossicazione è utilizzata per trattare alcune patologie e alleviare le rughe del volto, sfruttando la capacità della tossina di bloccare la contrazione muscolare. Il risultato è un aspetto meno stanco e più rilassato del viso, senza alterazioni eccessive della mimica e della naturalezza dell’espressione facciale.
Le problematiche per cui è possibile impiegare la tossina botulinica sono:
- strabismo
- blefarospasmo
- spasmo emifacciale
- iperidrosi ascellare
- iperidrosi palmare
- rughe
La tossina botulinica viene utilizzata spesso per l’iperidrosi, ovvero la sudorazione eccessiva di mani, piedi e ascelle: per 4-5 mesi il paziente non suderà più allo stesso modo; e, dopo ripetuti trattamenti, la frequenza delle infiltrazioni necessarie si dirada nel tempo.
Dal 2004, in Italia, è stato approvato l’utilizzo della tossina botulinica per uso estetico, soprattutto per il miglioramento delle rughe verticali di grado moderato o severo. In particolare, per trattare le rughe glabellari (rughe d’espressione), a livello della radice del naso, ai lati degli occhi (“zampe di gallina”) e della fronte.
Se utilizzato da professionisti specialisti, il trattamento è molto efficace e non presenta particolari rischi. La procedura consiste in poche micro-iniezioni, senza anestesia.
Bisogna evitare di massaggiare la zona trattata e di applicare il trucco per almeno 4 ore, mentre si consiglia di eseguire esercizi mirati – come l’aggrottamento della fronte – per circa 2-3 ore dopo le iniezioni, in modo da favorire l’azione del farmaco.
I primi risultati sono visibili nel giro di 2-3 giorni dall’infiltrazione, per rimanere costanti nei 3 mesi successivi e poi diminuire progressivamente. Dopodiché, il trattamento può essere replicato. La ripetizione nel tempo riduce in modo significativo le rughe, donando alla pelle un aspetto più disteso.
L’analisi computerizzata della pelle del volto fornisce misurazioni cliniche delle irregolarità epidermiche, sia a livello della superficie cutanea che del derma. Questa tecnologia consente di fare una diagnosi digitale precisa delle patologie e degli inestetismi cutanei, per scegliere poi i programmi di trattamento più efficaci.
Si tratta di una metodica indolore e priva di controindicazioni: il macchinario non utilizza né raggi X né campi magnetici, ma si basa solo sull’incrocio di luce polarizzata e UV.
Il viso del paziente viene fotografato utilizzando diversi tipi di illuminazione, che consentono di visualizzare in modo dettagliato le diverse problematiche da trattare. Nello specifico:
- rughe del volto
- pori
- iperpigmentazione
- porfirine (evidenza dei batteri presenti nei pori)
- danni da raggi UV
- teleangectasie (capillari)
- alterazioni dell’uniformità della superficie.
La durata dell’esame va dai 30 ai 60 minuti.
Le maschere occlusive in polivinile svolgono un ruolo importante nella terapia di diverse patologie e inestetismi. Possono essere realizzate per idratare, rivitalizzare, tonificare, detossinare, purificare, nutrire e ammorbidire la pelle.
Sono disponibili maschere variamente miscelate fra loro, per il trattamento di:
- acne
- rosacea
- dermatite seborroica
- melasma
- anti aging.
L’occlusione che crea il film polivinilico permette una totale penetrazione dei prodotti inseriti in ogni maschera, rendendo così il trattamento molto efficace.
Il tempo di posa è generalmente di 20 minuti, subito dopo vengono applicati un prodotto idratante e un filtro di protezione solare.
I peeling chimici sono utili per contrastare ed eliminare inestetismi di vario tipo, attraverso l’utilizzo di agenti chimici. L’obiettivo è accelerare il ciclo epidermico mediante una microesfoliazione controllata, ma anche ottenere un’attivazione del metabolismo del derma superficiale.
La pelle risulterà più omogenea, compatta e luminosa, con un effetto positivo anche sulla micro-rugosità.
Grazie all’uso di diversi agenti chimici, i peeling garantiscono ottimi risultati nel trattamento di:
- acne
- cicatrici da acne
- dermatite seborroica
- rosacea
- melasma
- cloasma e tutte le alterazioni pigmentarie secondarie a infiammazione.
La visita tricologica è l’esame diagnostico effettuato dal dermatologo nei casi in cui si sospettino patologie come dermatite, alopecia androgenetica, psoriasi o qualsiasi anomalia capace di provocare la caduta, il diradamento o patologie di peli, bulbo pilifero, capelli e cuoio capelluto.
La visita da un dermatologo esperto in tricologia è consigliata ai pazienti che manifestano sintomi come: perdita di capelli anomala, calvizie, capelli fragili, cute/capelli secchi o grassi, forfora.
La principale causa di alopecia è la familiarità, cioè un’ipersensibilità genetica agli ormoni maschili (alopecia androgenetica). Ma esistono numerosi altri fattori che possono indurre la perdita di capelli e peli: chemioterapia, stress, gravidanza, carenze nutrizionali e di ferro, o ripetuto utilizzo di trattamenti chimici aggressivi. E poi le cause patologiche, come le infezioni del cuoio capelluto, micosi, pediculosi, dermatite seborroica, disfunzioni della tiroide o alcune malattie autoimmuni come il lupus, la psoriasi o l’alopecia areata.
Il dermatologo esegue l’esame obiettivo del cuoio capelluto e dei capelli per effettuare una prima valutazione su eventuali anomalie, utilizzando una lampada dermatologica con ingrandimento. Per effettuare una diagnosi precisa, possono essere richiesti esami del sangue così come può essere necessario prelevare campioni di capelli e peli, per valutare al microscopio le condizioni dei bulbi piliferi.
La terapia è personalizzata, in base della diagnosi e alle condizioni del paziente. In caso di malattie sistemiche, è necessario curare e limitare la patologia causa o concausa del problema, con un trattamento sia locale che sistemico per correggere eventuali carenze nutrizionali, squilibri metabolici o alterazioni enzimatiche. Se invece il problema è di origine ormonale, la terapia potrà basarsi su farmaci antiandrogeni topici o da assumere per bocca. È inoltre possibile intervenire direttamente sul cuoio capelluto per ridurre l’infiammazione o con trattamenti strumentali, in modo da rendere più efficace l’assorbimento dei principi attivi farmacologici e dei micronutrienti, diminuendo l’infiammazione e stimolando la proliferazione delle cellule del bulbo pilifero.
La visita tricologica non è invasiva né dolorosa, e dura circa 30 minuti.
La bio-tricostimolazione è una formulazione specifica per il trattamento dei capelli e del cuoio capelluto: non contiene farmaci, solo acido ialuronico naturale di origine biotecnologica e il complesso brevettato RHB™ (Restructuring Hair Booster) che, grazie a zinco e vitamina B6, contrasta le principali cause della caduta dei capelli con un effetto rivitalizzante e ristrutturante.
La bio-tricostimolazione contrasta la caduta dei capelli causata da stress, squilibri ormonali o nutrizionali e permette di:
- ridurre la forfora
- rallentare la caduta dei capelli
- reidratare il cuoio capelluto
- rafforzare i capelli.
I risultati della terapia possono essere notati dopo un paio di mesi dalle prime applicazioni. Il protocollo prevede un ciclo di almeno 10 sessioni. Solitamente le prime 5 si svolgono a cadenza settimanale, mentre le successive ogni 15 giorni.
La cellulite è un antiestetico accumulo di cellule adipose nel tessuto sottocutaneo, che si manifesta con fossette irregolari a livello di fianchi, cosce e glutei. Tale condizione causa il caratteristico aspetto della pelle a buccia d’arancia, con depressioni e ripiegamenti. I meccanismi alla base della cellulite sono complessi, tra questi un alterato metabolismo delle cellule adipose del tessuto sottocutaneo e un accumulo di liquido negli spazi tra le cellule (ritenzione idrica).
Diversi trattamenti possono migliorare l’aspetto della pelle, ma per ottenere risultati significativi qualsiasi tecnologia deve essere sempre abbinata a un regime alimentare ipocalorico e un’adeguata attività fisica.
La diagnosi della cellulite viene formulata dopo un’anamnesi generale (su stili di vita ed eventuale presenza di insufficienza venosa degli arti inferiori) e un esame obiettivo che consenta di misurare indice di massa corporea, rapporto tra massa magra e grassa, contenuto totale di acqua e metabolismo basale. È importante anche una valutazione posturale e un’ispezione degli arti inferiori, per esaminare la funzionalità della circolazione venosa e linfatica.
Per eliminare la cellulite, è necessaria un’azione profonda e intervenire sui fattori di rischio. Le creme anticellulite non eliminano il problema: alcune contengono principi drenanti, altre funzionano con azione termica; i prodotti cosmetici possono essere quindi un buon aiuto, ma da soli non bastano.
Ottimi risultati si possono ottenere invece con trattamenti non invasivi, come la mesoterapia: una tecnica che sfrutta l’iniezione intradermica di farmaci e consente di eliminare la ritenzione idrica.
È una innovativa soluzione hands free non invasiva, progettata per migliorare l’aspetto della pelle, trasformare rapidamente la forma dei muscoli mentre si tratta il grasso, rimodellare e tonificare addome, fianchi e glutei, definire l’aspetto naturale del corpo senza i tempi di recupero né le cicatrici associate alla chirurgia.
EvolveX fa leva su una tecnologia a radiofrequenza bipolare e utilizza l’elettrostimolazione muscolare, per indurre contrazioni involontarie dei muscoli non raggiungibili attraverso il normale esercizio fisico.
I tempi e la frequenza di trattamento sono personalizzati, in modo da garantire un risultato adeguato alle esigenze del singolo paziente.