L’osteoporosi, malattia silenziosa: più lavoro di squadra, diagnosi precoce e corretta informazione
L’osteoporosi è una malattia del sistema scheletrico dovuta alla perdita progressiva del tessuto osseo, sia nella sua componente calcica che proteica. L’osso più fragile può andare incontro a frattura, in particolare nel tratto dorso-lombare della colonna vertebrale, femore, omero e avanbraccio. Fabrizio Ceralli, reumatologo del Poliambulatorio Apollodoro, punta sull’assistenza in équipe per il trattamento dell’osteoporosi. A supportare le ipotesi diagnostiche del reumatologo intervengono infatti il laboratorio analisi, la radiologia, l’endocrinologia, la ginecologia e la fisioterapia per i pazienti già operati che devono intraprendere un percorso riabilitativo.
È utile poi sgombrare il campo da una serie di fake news piuttosto diffuse, per esempio che l’osteoporosi sia una malattia della terza età o che dopo l’intervento chirurgico sia possibile interrompere la terapia. È vero invece che svolgere regolare attività fisica all’aperto e alla luce del sole, così come seguire una dieta equilibrata che garantisca un congruo apporto di calcio e vitamina D, aiuta a mantenere in salute le nostre ossa. In quanto malattia silente che non dà sintomi di rilevo né all’esordio né nelle fasi inziali, la diagnosi precoce dell’osteoporosi è fondamentale: a tutte le donne tra i 50 e i 55 anni e agli uomini tra i 60 e i 65 anni, si raccomanda quindi di eseguire una mineralometria ossea computerizzata – Moc Dexa.